Lunedì 23 marzo, “I do in Italy” ha varcato la soglia di Verona Fiere per prendere parte alla kermesse del vino più famosa d’Italia: Vinitaly 2015. Una fiera dai grossi numeri che attrae ogni anno i principali attori del mondo vinicolo. Siamo onesti, chi vuole parlare di vino, o vuole che del suo vino si parli, a Vinitaly c’è. Produttori, consorziati, venditori, buyers, semplici appassionati.
I DO in Italy @ Vinitaly 2015
Quest’anno gli operatori professionali sono arrivati da 140 Paesi, ben 20 in più rispetto al 2014. «Il risultato centra l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Grazie all’aumento del 34% degli investimenti dedicati all’incoming e alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico, l’Agenzia-ICE e il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, abbiamo aumentato la già alta partecipazione di buyer stranieri», ha affermato Ettore Riello, presidente di Veronafiere.
In totale i visitatori sono stati circa 150mila, ma rispetto al passato c’è più Far East, con Thailandia, Vietnam, Singapore e Malesia. Crescono il Messico e anche l’Africa, con new entry interessanti come Camerun e Mozambico. Bene pure il Nord Africa, con la ripresa di Egitto, Tunisia e Marocco sia per il vino che per l’olio extravergine di oliva di Sol&Agrifood.
La manifestazione è stata seguita da oltre 2.600 giornalisti da 46 nazioni, un grande successo!