Quarta generazione di una famiglia di viticoltori che vogliono far riscoprire alcuni dei vecchi valori e l’anima di questo mestiere.
Nel 2007, con l’idea di passare all’agricoltura biologica completando il cerchio e tornando alle origini della loro famiglia, hanno creato una nuova compagnia incentrata esclusivamente sull’eccellenza dell’uva. Lavorando personalmente solo su 6 ettari di vigneto a San Michele, il loro obiettivo è di ottenere un’uva di massima qualità.
Oggi la compagnia è guidata da Alessandro, Beatrice e Daniela.
Hanno sempre immaginato la Contrada di San Michele come una zona di confine e chiunque abbia avuto la possibilità di fare una passeggiata tra i suoi vigneti e i suoi sentieri sarebbe stato in grado di percepire l’intimo legame tra questo territorio e il suo vino, il Verdicchio. I vigneti sono ben adattati a un microclima mite, unico in questa zona. Il paesaggio di colline si arrampica delicatamente a ovest verso l’Appennino e scende ad est verso il mare Adriatico.
I vini prodotti dai vigneti che circondano questo piccolo borgo vantano la denominazione DOC e Classico che identificano questo territorio come la più antica zona di produzione vinicola della regione.
I loro vini sono prodotti con l’uva Verdicchio dai loro stessi vigneti certificati come DOCG Riserva e DOC Superiore. In base all’anno di produzione si può variare tra le 10,000 e le 30,000 bottiglie.